l
l'articolo 42 della costituzione si dice”la
proprietà privata è riconosciuta e garantita , dalla legge che ne
determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di
assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti
Ecco noi crediamo che per gli italiani non ci sia
niente di più importante della propria casa, comprata magari con i
sacrifici di tutta una vita.
Noi non pensiamo che, visto il periodo di grossa
crisi socioeconomica che sta passando il nostro paese, non sia più
possibile usare la proprietà immobiliare come una fonte inesauribile
di risorse.
Quando il nostro comune crede di usare l'IMU come la
sciabola applicando in molti casi sia l'aliquota dello 0,76 %, fino
ad arrivare 1,06%, facendo solo dei grossi scaglioni, sbaglia di
grosso!
Bisogna pensare ad una tassazione comunale degli
immobili cucita addosso ai vari casi sociali che si possono
presentare.
Come non pensare innanzi tutto ad usare questa leva
fiscale per incentivare la residenzialità nella nostra città
abbassando l'aliquota a chi affitta a residenti per periodi lunghi?
Come non pensare a chi con i risparmi di una vita ha
comprato per investimento una casa e la concede magari ad un figlio
in comodato d'uso e si vede applicare una aliquota del 0,76%, o la
concede ad un fratello e si vede applicare un’aliquota del 1,06%?
Dobbiamo considerare che la nostra città è
popolata da molti anziani che magari sono in casa di riposo e
posseggono ancora la casa dove magari abita un parente che li ha
accuditi per lungo tempo. Questa è la loro unica casa e così va
considerata e va applicata l'aliquota ad es. dello 0,2%, come concede
la legge.
Che dire poi dei poliziotti che per servizio devono
trasferire la loro residenza in città dove sono di stanza? La casa
dove abita la loro famiglia è la loro unica casa, e così va
considerata, il loro stipendio è già esiguo per il prezioso
servizio che fanno alla collettività, non vessiamoli con una
tassazione iniqua.
Ultimo, ma non meno importante, pensiamo ai negozi
di vicinato che si stanno trasformando tutti in negozi di maschere e
vetro cinese. Perché non pensare ad un' aliquota agevolata per chi
affitta a conduttori che aprano negozi alimentari o di servizi per la
città e da contratto si impegnino per un lasso di tempo lungo a non
cedere a certa merceologia spazzatura? Insomma un premio per
conduttori e locatori che si impegnino in un patto etico per la
città?
Insomma in una città che ha il vantaggio di un
Casinò, che ha le entrate di una tassa di soggiorno e di una ZTL,
dove l'addizionale comunale IRPEF è la più alta in assoluto delle
città del Veneto, crediamo che la tassazione degli immobili vada
primariamente controllata e secondariamente cucita addosso a misura
delle esigenze di quei pochi coraggiosi che hanno deciso di rimanere
in città.
Insomma nel nostro territorio comunale va fatta una
seria politica di tagli, di riduzione di consulenze e di clientele,
che oramai da trent'anni di un governo monocolore si sono incrostate,
è una questione di equità sociale e di una corretta redistribuzione
delle risorse che dovrebbero essere incameraste con una tassazione
equa.
Anna Brondino
per il coordinamento Pdl del comune di Venezia
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