martedì 10 luglio 2012

IMU a Venezia


l l'articolo 42 della costituzione si dice”la proprietà privata è riconosciuta e garantita , dalla legge che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti


Ecco noi crediamo che per gli italiani non ci sia niente di più importante della propria casa, comprata magari con i sacrifici di tutta una vita.
Noi non pensiamo che, visto il periodo di grossa crisi socioeconomica che sta passando il nostro paese, non sia più possibile usare la proprietà immobiliare come una fonte inesauribile di risorse.
Quando il nostro comune crede di usare l'IMU come la sciabola applicando in molti casi sia l'aliquota dello 0,76 %, fino ad arrivare 1,06%, facendo solo dei grossi scaglioni, sbaglia di grosso!
Bisogna pensare ad una tassazione comunale degli immobili cucita addosso ai vari casi sociali che si possono presentare.
Come non pensare innanzi tutto ad usare questa leva fiscale per incentivare la residenzialità nella nostra città abbassando l'aliquota a chi affitta a residenti per periodi lunghi?
Come non pensare a chi con i risparmi di una vita ha comprato per investimento una casa e la concede magari ad un figlio in comodato d'uso e si vede applicare una aliquota del 0,76%, o la concede ad un fratello e si vede applicare un’aliquota del 1,06%?
Dobbiamo considerare che la nostra città è popolata da molti anziani che magari sono in casa di riposo e posseggono ancora la casa dove magari abita un parente che li ha accuditi per lungo tempo. Questa è la loro unica casa e così va considerata e va applicata l'aliquota ad es. dello 0,2%, come concede la legge.
Che dire poi dei poliziotti che per servizio devono trasferire la loro residenza in città dove sono di stanza? La casa dove abita la loro famiglia è la loro unica casa, e così va considerata, il loro stipendio è già esiguo per il prezioso servizio che fanno alla collettività, non vessiamoli con una tassazione iniqua.
Ultimo, ma non meno importante, pensiamo ai negozi di vicinato che si stanno trasformando tutti in negozi di maschere e vetro cinese. Perché non pensare ad un' aliquota agevolata per chi affitta a conduttori che aprano negozi alimentari o di servizi per la città e da contratto si impegnino per un lasso di tempo lungo a non cedere a certa merceologia spazzatura? Insomma un premio per conduttori e locatori che si impegnino in un patto etico per la città?
Insomma in una città che ha il vantaggio di un Casinò, che ha le entrate di una tassa di soggiorno e di una ZTL, dove l'addizionale comunale IRPEF è la più alta in assoluto delle città del Veneto, crediamo che la tassazione degli immobili vada primariamente controllata e secondariamente cucita addosso a misura delle esigenze di quei pochi coraggiosi che hanno deciso di rimanere in città.
Insomma nel nostro territorio comunale va fatta una seria politica di tagli, di riduzione di consulenze e di clientele, che oramai da trent'anni di un governo monocolore si sono incrostate, è una questione di equità sociale e di una corretta redistribuzione delle risorse che dovrebbero essere incameraste con una tassazione equa.
Anna Brondino
per il coordinamento Pdl del comune di Venezia


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