Il comune di Venezia recita nel suo statuto all articolo 3 : “ Il comune di Venezia orienta la propria azione alfine di attivare i principi di dignità ed eguaglianza stabiliti dall'articolo 3 della Costituzione della repubblica italiana … adotta azioni positive volte a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità “ e qui sinceramente credo ci sia molto ancora da lavorare!
Guardando le ultime nomine nei cda e nei collegi sindacali delle partecipate del comune, dobbiamo dire che la delusione è stata grande! Non una sola donna è stata nominata e una sola riconfermata, l'avvocato Pandian nel cda di Vela.
Sinceramente mi aspettavo che, sia il Sindaco sia la direzione generale , dopo la campagna promossa dalla consulta delle cittadine sulle candidature femminile per le partecipate del comune, si muovessero per favorire delle nomine femminili.
Credo questa amministrazione abbia perso l'ennesimo treno in questo senso, se avevo qualche speranza quando è stato approvato il subemento che recepiva la legge Golfo a firma Locatelli Seibezzi , adesso mi pare che ancora una volta quelle donne che si sono candidate siano state, non so per quale motivo, come sempre discriminate .
Sarebbe bello capire quanti curricula sono arrivati e in base a cosa siano state fatte le nomine , chissà se per capacità e competenza!
Ancora una volta le donne entrano nella stanza dei bottoni, si , ma solo per spolverarli e non per schiacciarli!
Anna Brondino
delegata Pdl alle pari opportunità per il comune di Venezia
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