giovedì 28 febbraio 2013

Incomincia il rifacimento dei nizioleti nella zona di san Polo , il nostro gruppo fb  trasversale, con piccoli passi , sta facendo piccole cose, ma sgnificative : l'importante è fare qualcosa per la città usando il buon senso e lasciando a casa le ideologie .

mercoledì 27 febbraio 2013

Il patto sforato


La politica italiana degli ultimi anni ha visto sgretolarsi molte certezze, ci ha abituato a novità quasi quotidiane: in questo panorama, restano pochi dati costanti, e uno di questi è che Venezia da vent’anni viene governata dalla stessa maggioranza con la stessa cultura politica e la stessa visione di sviluppo della città.

Per decenni Venezia ha goduto di flussi di denaro quasi illimitati, derivanti soprattutto dalla Legge Speciale e dal Casinò. Grazie a queste entrate del tutto atipiche la sinistra sembrava cavarsela: pochi infatti capivano quanto fosse facile governare avendo a disposizione soldi a palate. Per anni le varie amministrazioni guidavano la città senza progetto alcuno, con tanta supponenza culturale, ma il bluff reggeva, sorretto da una montagna di denaro pubblico.

Poi è arrivata la crisi. La Legge speciale non è stata più finanziata ed il Casinò ha cominciato a rendere meno, pur assicurando comunque introiti sconosciuti ad altri Comuni.
E con la crisi sono emersi tutti i limiti di questa classe dirigente, che non ha saputo governare i cambiamenti. E i risultati sono bene visibili:
  • non è stato sfruttato l’immenso patrimonio immobiliare della città
  • non sono stati capaci di gestire un flusso turistico unico al mondo in grado da solo di risolvere i problemi di città ben più grandi della nostra
  • non sono state create occasioni di sviluppo nella terraferma veneziana e la sinistra si è dimostrata del tutto incapace ad affrontare una grande sfida come quella rappresentata dalla riconversione di Marghera
  • non si è nemmeno iniziato un processo di razionalizzazioni e tagli alle spese della macchina comunale

In compenso, i nostri illuminati amministratori sono stati invece pronti nell’ aumentare la Tia,, ad introdurre la Tassa di soggiorno, ad inventarsi l’Addizionale comunale che mai Venezia aveva conosciuto, a portare l’Imu alle massime aliquote concesse dalla legge
Nel frattempo, l’operazione Ospedale al Mare è ferma, la Coppa America l’abbiamo persa, e ci fermiamo qui per non infierire

Il risultato di tutto ciò è che quando mancano 25 giorni alla fine dell’anno, viene annunciato che si potrebbe sforare il patto di stabilità, con le conseguenze gravissime su investimenti ed occupazione che tutti conosciamo.

Eppure solo il 31 ottobre il Consiglio comunale era stato convocato per la verifica in tema di equilibrio di bilancio, e in quella sede era emerso chiaramente come solo il 10% delle immobilizzazioni messe a bilancio era stato venduto: la nostra giunta però aveva ritenuto opportuno non dire nulla.

Le donne? ricordiamoci della costituzione!

Leggo per niente turbata la notizia dell'assessore Roberta Agnoletto “cassata” dal sindaco 27 enne di Mira, tramite un'altra donna(solidarietà femminile?), il presidente del consiglio comunale e penso a Benigni… Si penso a quanto ha detto sull'articolo 3 della nostra costituzione durante il suo bellissimo commento alla televisione.
L'articolo 3 dice anche che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso e che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese.
Cosa avranno pensato le “madri costituenti” che venivano da un' epoca di guerra e di grandissime difficoltà mentre veniva redatto questo articolo?
Non voglio fare il solito pistolotto, ma voglio parlare di cultura, perché c'è da fare un enorme lavoro di rimozione e riformulazione culturale nel nostro paese: cultura della libertà, del rispetto e della messa al centro di ogni azione politica della persona umana.
L'Italia dove le donne che fanno facoltà scientifiche sono pochissime, ma si laureano con 110 e lode.
Le donne italiane, che è ancora molto scontato, debbano occuparsi, solo loro, dei figli e che poi si trovano a subire nel 21 secolo ancora atti di questo tipo.
Le donne del nostro paese che in molti casi sarebbero dei meravigliosi ministri delle finanze, visto che coi tempi che corrono si trovano a dover spaccare l'euro in quattro, ma che molte volte si trovano sottoutilizzate in ambito lavorativo per lasciare il posto a uomini magari mediocri che tirano a campare.
Credo si debba veramente fare un salto di qualità e si debba finalmente capire che il peso familiare debba essere distribuito non solo sulle spalle dell'angelo del focolare.
Le nostre donne devono poter scegliere serenamente delle loro vite sapendo che in ambito familiare il compagno o delle adeguate strutture, si occupano dei loro figli mente loro sono dirigenti, assessori, impiegate, colf, bidelle o quant'altro le realizzi.
Purtroppo in questa campagna elettorale ”l'agenda donna” pare scomparsa, mi auguro solamente che chi andrà al governo la apra e si rendendosi conto di quanto questa parte del cielo sia sottoutilizzata, promuova subito delle azioni concrete . Vorrei sentir dire:”Le chiacchere stanno a zero!”.