domenica 11 maggio 2014

L'INVASIONE DI CHI NON CREA LAVORO PER NOI



 La Venezia del 2014, rispecchia perfettamente lo stato di saldo, in cui versa tutto il nostro paese.
Artigiani e commercianti di tutti i settori, sono costretti a cedere le proprie attività, ai nuovi ricchi del 3' millennio.
Le calli più gettonate, sono ormai soggette ad un assedio di negozi che poco hanno a che fare con la nostra tradizione.
Piccoli alimentari e i cosiddetti negozi di vicinato sono prossimi all'estinzione.
Analizzando questo fenomeno, figlio della crisi economica, possiamo notare che: l'esclusione del residente veneziano dalla vita commerciale avviene in via bilaterale.
In un primo momento come consumatore e cliente e in un secondo momento come operaio e forza lavoro.
Questi negozi infatti, prendono le sembianze fin da subito di piccoli "ghetti": ogni addetto alla vendita, responsabile o comunque dipendente è della stessa nazionalità dell'imprenditore che fa capo alla stessa impresa.
Ovvia conseguenza, la mancanza di posti di lavoro per noi veneziani.
In merito, a tutto quello che abbiamo citato sopra crediamo che debbano essere prese delle urgenti contromisure:
1)limitazione di nuove aperture di questo genere di attività ( già avvenuta per i kebab ed i pizza al trancio in tempi poco sospetti).
2)creazione di un fondo salva imprese veramente artigianali in collaborazione con tutti gli enti locali.
3) incremento, con la Camera di commercio locale,  del sistema pubblicitario per chi vende un made in Italy che rispetti le nuove normative europee del "Made in".
Come forza politica che vuole lavorare con chi lavora e per chi non ha lavoro, inoltre ci piacerebbe ci fosse una particolare attenzione alla tutela e alla salvaguardia di esercizi che rientrino nei seguenti canoni:
- Attività storiche
- negozi al servizio del cittadino
- negozi con un alta percentuale di prodotti made in Italy.
- imprese e azienda, che danno a lavoro ad un numero consistente di persone.
Solo così ci sarà finalmente lavoro nel territorio non solo nel turismo, ma nei servizi, nell'artigianato e in tante altre professioni che ormai stanno scomparendo .

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